Test Medicina 2025: Stop al Numero Chiuso? Le Ultime Notizie
Sogni di studiare medicina od odontoiatria e vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità relative al Test di Ammissione 2025 Medicina e Odontoiatria in Italia? In questo nuovo articolo ti riassumiamo in breve tutte le novità.
NOVITÀ AGGIORNATE AL 31.10.2024
ll 16 Ottobre 2024 è stata pubblicata sul sito del Senato la bozza del DDL 915, il quale prevede nuove modalità di accesso alle Facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria in Italia. In breve il testo unico approvato prevede la possibilità di iscriversi liberamente a un primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria durante il quale gli studenti saranno valutati sulla base del profitto ottenuto negli esami previsti.
Tuttavia, appare improbabile che la riforma possa entrare in vigore già nel 2025, come auspicato dal Ministro Bernini, a causa dei lunghi tempi parlamentari richiesti per l'approvazione e di altri fattori determinanti come la disponibilità dei posti delle università, punto tutt’altro che secondario vista la ristrettezza di spazi (e di risorse) degli atenei italiani, come riporta l'articolo de Il Sole 24 Ore.
Dopo il possibile via libera in commissione Istruzione entro novembre, sarà necessario l'ok da parte del Senato, seguito dal passaggio alla Camera dei Deputati. Solo allora partirà il periodo di 12 mesi per la redazione dei decreti delegati da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR).
LE NOVITÀ E CRITICITÀ DEL NUOVO TEST DI AMMISSIONE MEDICINA E ODONTOIATRIA 2025
Ma analizziamo le novità più importanti e le criticità del DLL 915:
- Iscrizione libera solamente al primo semestre;
- Nei primi 6 mesi gli studenti affronteranno esami caratterizzanti e discipline qualificanti comuni ai corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria;
- Per accedere al secondo semestre gli studenti dovranno conseguire tutti i crediti formativi universitari (CFU) stabiliti per gli esami del primo semestre nonché collocarsi in posizione utile in una graduatoria nazionale;
- Secondo le stime circa 70/80mila studenti si iscriveranno al primo anno di Medicina, ma solo i primi 25mila in graduatoria (5mila in più rispetto all’attuale limite) potranno proseguire gli studi. Gli altri potranno utilizzare i CFU acquisiti per iscriversi a corsi alternativi, come Scienze Motorie o Biotecnologie;
- Non è ancora chiaro se sarà consentito agli studenti (e se sì per quante volte) che non hanno superato la selezione di poter ripetere, anche negli anni successivi, gli esami di profitto previsti nel primo semestre qualora la votazione conseguita non sia sufficiente a superare la selezione.
Di fatto il numero chiuso rimane e la selezione viene solamente spostata in avanti di un semestre.
I DUBBI SUL DDL 915
Permangono molti dubbi ancora non chiariti:
- Il giudizio dei singoli docenti potrebbe acquisire un peso determinante, in quanto saranno proprio loro a decidere chi potrà continuare il percorso di studi?
- Nel DDL viene stabilito che gli esami devono svolgersi secondo standard uniformi, ma cosa significa standard uniformi?
- Sarà previsto un test nazionale per ogni esame caratterizzante del primo semestre? Quindi di fatto passeremo da un test d'ingresso di medicina a 4/5 test nazionali sulle singole materie?
- I test saranno tutti scritti a risposta multipla? É complicato pensare di sostenere esami orali per circa 70/80 mila studenti, e inoltre immaginate il livello altissimo di discrezionalità nel giudizio tra i vari professori italiani.
- Quali saranno i criteri per la formazione della graduatoria di merito nazionale, oltre ai CFU?
- Quali saranno gli esami caratterizzanti del primo semestre? Anatomia, Chimica, Fisica, Biologia, Biochimica, Genetica?
- Gli studenti già iscritti a Biologia, Farmacia, Chimica avranno dei grossi vantaggi rispetto ai candidati appena diplomati in quanto avranno già dato questi esami e quindi saranno molto più preparati?
- Visto che le Università italiane non sono attrezzate, dove si terranno le lezioni? Verranno svolte lezioni per via telematica?
- La qualità dell'insegnamento quanto ne risentirà data la presenza di circa 50/60 studenti in più e la possibilità di passare alle lezioni online?
Le proposte di abolizione del numero chiuso, oltre a essere difficilmente attuabili, potrebbero compromettere il riconoscimento automatico delle lauree italiane all'interno dell'Unione Europea, in conformità alle direttive europee 78/687/CEE e 93/16/CEE, recepite dalla Legge italiana 264/99. Nonostante l'UE non imponga il numero chiuso, i Paesi che lo adottano traggono vantaggio dalla libera circolazione dei laureati.
RIFORMA TEST MEDICINA 2025, MA CON QUALI RISORSE?
Nella seduta del 17 ottobre 2024, la Senatrice Castellone ha evidenziato come, durante l'esame degli emendamenti, siano state respinte le proposte finalizzate a garantire risorse aggiuntive al settore. In un contesto in cui le normative vigenti richiedono l'invarianza della spesa complessiva, e considerando un significativo aumento delle iscrizioni nel primo semestre, la senatrice ha sottolineato che il numero di docenti attualmente disponibile risulta del tutto insufficiente. Tale situazione, ha proseguito, potrebbe portare a giustificare un maggiore ricorso alle università telematiche, con potenziali ripercussioni negative sulla qualità della didattica.
Inoltre il Senatore Verducci sottolinea: "il taglio di oltre 800 milioni di euro della dotazione del Fondo di finanziamento ordinario delle università, nonché l’imminente adozione, secondo informazioni in suo possesso, di un decreto volto a favorire le università telematiche a discapito del sistema delle università pubbliche”.
LA POSIZIONE DELLA CRUI
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) si è opposta all'abolizione del numero chiuso, sottolineando che le attuali risorse non sarebbero in grado di gestire un incremento così significativo del numero di immatricolazioni. "Un aumento di 60mila studenti è semplicemente impensabile", ha dichiarato la Crui.
CONCLUSIONE: È OPPORTUNO RISCHIARE?
Per uno studente aspirante medico, investire tempo ed energie in un sistema di accesso incerto, che potrebbe portare a un ripiego su corsi di laurea differenti, non appare una scelta saggia. Se l'obiettivo è realizzare il sogno di diventare medico, potrebbe essere più opportuno considerare alternative accademiche all'estero, in atenei prestigiosi, che offrono la possibilità di rientrare in Italia già al termine del primo anno.
Non approfittare di queste opportunità potrebbe comportare:
- Prolungati periodi di incertezza e sacrifici, senza garanzie di successo;
- Il rischio di dover ripiegare su facoltà diverse da Medicina, come Biologia o Scienze Motorie;
- Perdere da uno a tre anni prima di poter accedere definitivamente al corso di laurea in Medicina e Odontoiatria;
- Vedere i tuoi colleghi più avanti nel percorso di studi, magari già prossimi alla laurea o rientrati in Italia dopo un'esperienza formativa in un ateneo europeo.